Biennale del Mosaico a Ravenna: la mostra Riccardo Zangelmi Forever young
La mostra è composta da 20 opere realizzate con quasi 800mila mattoncini colorati, e, secondo le intenzioni dell’artista, rappresenta un vero e proprio progetto creativo costituito da oggetti, ricordi e fantasie legati al mondo dell'infanzia, con l’obiettivo di far emergere il fanciullino che si nasconde ancora in ognuno di noi.
Siamo, infatti, guidati nel percorso da coinvolgenti sculture raffiguranti bambini, realizzate in questi ultimi mesi appositamente per l’appuntamento ravennate, che ci trascinano in un mondo e un tempo in cui noi stessi, grazie a quegli stessi mattoncini, avevamo la libertà di creare quello che la nostra fantasia ci suggeriva e di dare forma alla nostra immaginazione. Opere bidimensionali, sculture e oggetti di design, che nascono da un rigoroso studio e da una puntuale progettazione scientifica, ma connotati da una giocosa vena di ironia, riproponendoci sotto una nuova luce il concetto di “assemblare” proprio del mosaico, permettendoci così, l’azzardo di accostare i mattoncini più famosi al mondo alle antiche tessere, in una versione Pop.
Dalle parole dello stesso artista percepiamo la poesia con la quale vuole condurci in questo viaggio a ritroso, per ritrovare oggi i bambini che eravamo ieri: “In questa mostra troviamo Hope, la speranza, la più preziosa tra le aspirazioni, innata in ogni bambino o Chiedilo alle stelle che raffigura un universo di sogni nel quale immergersi e cercare quello più importante e che racconta la mia storia di fanciullo perso fra i Lego, con la voglia di trovare una strada”.“